LIFESTYLE

Aug 29, 2017

Ogni epoca storica propone, stereotipati, canoni di bellezza dettati e composti da coacervi di luoghi comuni, idealizzazioni nate generalmente da privazioni mentali, livello culturale medio contemporaneo e mode, considerate come coniugazioni di una stesso paradigma storico e di riflesso anche politico. Donne più tornite e morbide, donne filiformi, donne dai fianchi generosi o donne efebiche, eteree. Donne forti, audaci, fiere, altere, dallo sguardo conturbante, sul finire della Grande Guerra, donne di una bellezza composta, bon ton, che sfocerà successivamente in una bellezza piena, nelle forme e nei sorrisi splendidi delle grandi attrici Hollywoodiane, per approdare a quella bellezza nuda, scevra dal superfluo, scarna, che sottrae e forse un po’ denatura l’inclinazione dell’apparire donna persino, per imporre l’attenzione sul l’essere donna. Dalla sottrazione si passa addirittura all’ostentata fisicità dove il corpo diviene oggetto di culto. Oggi assistiamo ad una commistione di elementi, ad un vortice di incognite che forse troveranno collocazione come no, tutto convive con ciò che non lo è, il bello non assume una sola connotazione, i canoni sono stati scardinati e regna sovrano il relativo, come contrapposizione alla sicurezza dell’assoluto. Forse era necessario, forse siamo giunti al punto di evoluzione percepita come elemento destabilizzante: il filo comune che può essere tracciato trasversalmente rimane sempre uno, prevarica ogni periodo e canone, trascende dalle ideologie politiche, dalle possibilità economiche, oltre il tempo, ed è la sensualità.La sensualità scaturita da canoni di bellezze datati sottende la capacità di emanare pathos e questo, nato con l’uomo, non si estinguerà nè subirà modifiche, ma regnerà inalterato, a preservare ciò che prescinde dalla fisicità.

bio

Aug 29, 2017

Non è mai troppo tardi per capire che cosa “fare da grande” e se ve lo dico io ci potete credere. Non sono più una teen ager ma riesco ancora a passare con disinvoltura dalle sneakers ai tacchi alti in men che non si dica. Sono soprattutto riuscita a lanciarmi senza paracadute nella meravigliosa esperienza di condivisione con gli amici della passione che da sempre mi anima: le scarpe!

Sin da piccola, ma parecchio piccola, non sognavo altro che poter possedere una quantità notevole di calzature, ma non di ogni modello e colore, già avevo le idee piuttosto chiare e cercavo di imporre ad ogni acquisto di mia madre la mia seppur acerba autorità in campo. Sono in continua ricerca del bello e la mia propensione all’arte e a tutto ciò che sottende o ispira, ha sempre denotato il mio operato.

Considero arte ogni forma espressiva che possa suscitare emozioni nell’interlocutore, ogni intervento atto a modificare un elemento naturale in opera da ammirare. Un pellame conciato e modificato per ottenere effetti su una borsa o una calzatura, una fotografia, un quadro, un abito, una stoffa tessuta ad arte, un mobile antico come di design, il corpo di un ballerino che è stato forgiato da anni di preparazione e dedizione, un murales, un vino da apprezzare, sono per me fonte di ispirazione e, se possibile, elemento da condividere con altri.

Geneticamente castana, a volte bionda per scelta, ammiro chi non tende a modificarsi per compiacere volontà altre se non la propria; istintiva, naturalmente empatica, in gioventù tendevo a “spiccare voli pindarici” verso gli estremi. Per me le sfumature di grigio non esistevano e tutto risultava bianco o nero. Oggi con la maturità, se la vogliamo proprio chiamare maturità, esistono anche altre nuances, ma la tendenza agli estremi è rimasta. 

 

Una scia nera brillante

Un' elica, che roteando verso il basso compie una bellissima coreografia, tanto da tracciare una scia nera brillante, a formare la tomaia di questo modello di Gianvito Rossi.

Bootie da mozzare il fiato

Un bootie da mozzare il fiato quello di Roger Vivier, in velluto di seta nero. Tacco a spillo, alto, punta volutamente affusolata, slancio della forma verso una visione d'insieme leggiadra.

Abbinamenti "Pindarici"

Per gli abbinamenti "pindarici" mi affido a chi queste corde le tocca con naturale propensione e sperimenta da sempre attraverso un vissuto formato culturalmente ed educato artisticamente: nel caso specifico Marras, Antonio Marras.

Una donna che ama le donne

Tamara Mellon. La spiccata femminilità ed il senso armonico delle proporzioni fanno di lei una protagonista indiscussa nello scenario mondiale dello styling; da cofondatrice della maison Jimmy Choo ad unica protagonista.

Scopriamo il Kitten

Alternativa piacevole da considerare per outfit da giorno come da sera.

Material Preview, dove tutto parte

Oggi ho visitato il Material Preview, tappa obbligata per conoscere ed approfondire il mondo degli accessori.

Piume che donano luce

E' il must di stagione : adatte soprattutto per la sera ma, se proposte in altro materiale, ad esempio il suede, indossabili con disinvoltura anche durante la giornata.

GUCCI GARDEN

Il Gucci Garden è uno dei luoghi dove mi reco per ammirare e trovare spunti di ricerca: in mostra oggetti nuovi e limited edition della collezione

Sensuale provocazione

Anche se il sole tarda ad apparire in queste giornate ancora invernali, la moda non attende ed inizia il tam tam del richiamo estivo

Un'elica che compie una coreografia

Un'elica, che roteando verso il basso compie una bellissima coreografia, tanto da tracciare una scia nera brillante

The men issue

Da un utilizzo prettamente militare ad un outfit casual il passo non è così breve. Scopriamo il combact boot, o anfibio militare, così come è denominato.

Il rosso che non delude

Rosso, il rosso che non delude, pieno, rotondo, su una linea impeccabile di tronchetto che si erige sino a coprire totalmente la caviglia, non penalizzandola.

Esperimento riuscito per Sergio Rossi

Ieri sera, in Via Montenapoleone, sono riuscita a scattare delle bellissime fotografie, grazie al gioco di luci che illuminavano alla perfezione ed alla tranquillità del momento.

Turchese che inebria

Inizio con il suo nome: Manolo Blahnik. Potrebbe risultare pretestuoso, infatti vorrei che lo fosse. Chi riesce a creare opere d’arte come lui sa fare da decenni merita tanto e ancor di più.

Colier o Chandelier?

Miu Miu è la rappresentazione più libera della creatività di Miuccia Prada. Volutamente lontano dall’immaginario estetico tradizionale, il marchio si fa portavoce di una donna emancipata e consapevole. La forza diretta di Miu Miu oscilla tra spirito naif e iridescente sovversione, e racconta l’anima più ribelle e seducente della femminilità contemporanea.

Lo stivale . Samuele Failli

Lo stivale, Samuele Failli. Il titolo potrebbe essere proprio questo. Punta pronunciata, sì perché o la punta c’è e si nota, ben affusolata, oppure si impone la tendenza quadrata, specialmente su tronchetti, décolleté e sandali. Lo scarpino alto, deciso, con taglio netto, non accenna a cedimenti su linee sinuose ma richiama il concetto di un bootie. Il gambale caratterizza a pieno il modello, con ampio utilizzo di pelle a sbuffare ed “ infilata” nel perimetro dello scarpino con effetto incredibilmente suggestivo.

Una Belle Epoque 2.0

Roger Vivier, con il suo direttore Gherardo Felloni, ha trovato un’ispirazione feconda nell’archivio storico dell’antica maison per interpretare con dinamico “esprit du temps” linee, volumi ed accessori e proporre ogni stagione dei must have preziosi.

Emozioni D&G

È piacevole in qualche caso vedere un modello inserito nel contesto del mood di appartenenza: non è privazione di coniugazione alternativa, è solo un suggerimento o un modo per esaltarne le caratteristiche.

Angela Guidi